Esco Unite, associazione che riunisce numerose ESCo Italiane (Energy Service Company) ha iniziato una serie di tavole rotonde online per agevolare il confronto tra operatori del settore, cittadini e istituzioni. Dopo il primo incontro con il Senatore Gianni Pietro Girotto, lunedì 12 è stato protagonista l’On. Luca Sut, portavoce del M5S e tra i principali promotori del Superbonus 110%.
Un incontro che dopo aver trattato le novità normative riguardanti la norma sul 110% ha avuto un focus sulla questione, che si trascina ormai da tanti anni, dei contenzioni sui certificati bianchi.
La posizione di ESCo Unite, riassunta dall’intervento del Presidente Damiano Ferrari è semplice e diretta: “gli incentivi verso una riqualificazione degli edifici in ottica di sostenibilità ed efficienza energetica sono la strada giusta per coniugare ripresa economica e riduzione dell’inquinamento. Per dare spinta alla filiera però non possiamo pensare di non portare a risoluzione le centinaia di pratiche riguardanti gli interventi passati. Pertanto, ESCo Unite accoglie con favore l’iniziativa dell’On. Luca Sut di presentare un nuovo emendamento al fine di chiarire i passaggi e la posizione del controllore rispetto a quanto già enunciato nel DL Semplificazioni 2020. Un Emendamento che speriamo possa, finalmente, agevolare il lavoro di tutti gli operatori impegnati nel settore e sbloccare i contenziosi tra operatori e GSE”.
Importante la dichiarazione dell’On. Sut durante il Webinar: “quel 97% di pratiche rigettate è un numero troppo alto per pensare che tutti abbiamo svolto interventi sbagliati o fraudolenti. Quest’ultimo emendamento speriamo sia la soluzione finale. Lo auspichiamo in molti e sono sicuro che nei prossimi giorni avremo novità importanti”.
Il meccanismo degli incentivi può veramente essere un volano positivo di crescita economica e miglioramento in chiave ecologica dei nostri edifici. La filiera deve avere regole certe e tempistiche chiare per programmare gli interventi, ma soprattutto per poter dare sicurezze al cliente finale. I cittadini sono restii ad addentrarsi in interventi di questo tipo perché vedono una legislazione complicata e noi operatori dobbiamo essere messi nelle condizioni di poter fornire loro, non solo un servizio di alto livello, ma soprattutto una sicurezza fondamentale per l’inizio di questi interventi.