BABÀ MUSICA è una piéce, scritta da Manuela Boccanera e co-diretta insieme a Daria Veronese, che fa riflettere sulla vita e sulle sue circostanze piu inattese, su come da un ingiusto senso di colpa possa germogliare una vita nuova e dei valori da offrire a chi ha poco, a chi soffre per traumi fisici ed esistenziali, a chi è meno fortunato, a chi patisce solo perché nato dall’altra parte di un mondo, quella povera e per questo “sbagliata”. Così Diana, giovane giornalista di musica inviata in Brasile per seguire un festival, si troverà invischiata in una storia più grande di lei, in cui restano coinvolti dei bambini rapiti a Rio De Janeiro da malavitosi senza scrupoli e destinati ad essere piegati al mercato della pedopornografia e al traffico di organi. Attraverso la musica e il superamento di un trauma accaduto in età infantile, Diana riesce a vincere il senso di colpa per la perdita della madre e ad aiutare la piccola Blanca e tutti gli altri bimbi dell’orfanotrofio. Così, investita da una nuova consapevolezza, prenderà una decisione importante per la sua vita.
Manuela Boccanera è autrice e in scena è la matrigna di Diana. Diana è la protagonista della storia, è una giovane donna ribelle, idealista e anticonformista ed è interpretata da una giovane e talentuosa Ilaria Nestovito. A Germana Flamini è affidato l’importante ruolo di Suor Edith, l’angelo di questi bambini che vivono il disagio dell’abbandono e del non poter crescere con i genitori. Mentre il ruolo di Carlo, tutor musicale di Diana, è affidato all’esperienza dell’attore Massimo Mirani.
L’autrice condivide la regia insieme a Daria Veronese e la piéce, che ha debuttato ieri sera, sarà in scena (ore 21) fino a domenica 17 dicembre presso il teatro Ar.Ma. sito in via Ruggero di Lauria 22 a Roma. Una parte del ricavato verrà devoluta in favore dall’associazione “Tutti per uno”, dedita ai problemi legati al mondo dell’infanzia violata e negata. BABÀ MUSICA è uno spettacolo ricco di musica, flashback e colpi di scena. Brava l’autrice nel delineare la vicenda con la giusta dose di leggerezza nonostante il tema delicato, un plauso a tutti gli attori e alla regia.